Israele sferra il proprio attacco contro la prigione a cielo aperto di Gaza con la complicità della quasi to-talità delle borghesie nazionali arabe, dell’Europa, degli USA.
La maggior parte della stampa e dei mezzi d’informazione di tutto il mondo continua a ripetere la linea di Tel Aviv, ovvero il “diritto” di Israele a “difendersi”. Ma chi è che deve difendersi se in 24 ore Israele ha assassinato centinaia di palestinesi e nel giro di pochi giorni il bilancio dei morti è salito fino a 500 e chissà quanti altri ancora moriranno nei prossimi, data la situazione di emergenza sanitaria e di isola-mento di Gaza e dei territori palestinesi occupati?
In Italia governo, opposizione, il presidente sionista della Repubblica, i TG, i quotidiani… tutti hanno espresso il proprio incondizionato appoggio ad Israele e la propria condanna al “terrorismo” di Hamas. I palestinesi uccisi e mutilati dalla pioggia di fuoco dell’aviazione israeliana sarebbero i carnefici, gli ebrei occupanti le vittime. Ebbene, se così è, allora noi stiamo con i carnefici.
Già all’inizio dell’anno gli israeliani (sostenuti dagli USA) avevano cercato di innescare e fomentare la guerra civile nel tentativo di distruggere Hamas. Poi, durante i mesi di tregua hanno ripetutamente cer-cato di alzare la tensione per suscitare la reazione palestinese; come riporta “Il Sole 24 ore” già nel no-vembre scorso, ad esempio, 4 palestinesi erano stati uccisi da un raid dell’aviazione israeliana. Infine, Tel Aviv rompe gli indugi e il 27 dicembre inizia questa operazione di vero e proprio sterminio di massa con l’obbiettivo di terrorizzare la popolazione e spingerla contro Hamas, per provocare il rovesciamento “manu militari” dell’attuale leadership palestinese e il ritorno di quella venduta e corrotta che circonda il presidente filo-israeliano e filo-americano dei palestinesi, Abu Mazen.
In un’area geografica come il Medio Oriente, al centro degli interessi dell’imperialismo americano ed europeo, ma anche di borghesie arabe che non amano Hamas e a cui non interessa nulla della sorte dei palestinesi, per questo popolo la situazione diventa ogni anno, ogni mese, ogni giorno… sempre più dif-ficile.
Si spendono lacrime a fiumi per i “poveri” monaci tibetani oppressi (il cui leader, che tutti fanno a gara ad omaggiare, dai presidenti dei paesi imperialisti alle star di Hollywood, faceva lo spione per conto del-la CIA) ma per i palestinesi le uniche parole che si trovano sono sempre le stesse: terroristi.
Ebbene, per quanto possa oggi contare, per quanto ininfluente possa essere la nostra voce, vogliamo comunque alzarla per salutare l’eroica resistenza e il martirio del popolo palestinese, ancora una volta massacrato sotto gli occhi del mondo.
Lottiamo al vostro fianco, fratelli e sorelle, compagni e compagne di Gaza, affinché la vostra liberazione nazionale sia una tappa della liberazione di tutti i popoli dall’oppressione imperialista.
Noi faremo la nostra parte contro l’imperialismo di casa nostra.
Alto Vicentino, 3 gennaio 2009
Gruppo promotore per un Coordinamento
antimperialista antifascista dell’Alto Vicentino
Per informazioni contattare: EMAIL: gpcaaav@gmail.com
TEL: 340.4063172 (Vicenza) – 348.2900511 (Schio) – 340.4947998 (Bassano del Grappa) c/o Centro Brecht – Schio – Vi
Piazzetta San Gaetano, 1 Schio (VI)
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